La versione decennale (ogni 10 anni), che riguardava tutti ma proprio tutti i cittadini, è stata attivata dal 1951 al 2011. Quella del 2021, infatti, non è stata effettuata.
In compenso, ogni anno, viene attivata la versione annuale, a campione. Ecco tutte le informazioni aggiornate al 2025.
Ogni anno, a partire dal 1° ottobre, partono le procedure per il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni, un'iniziativa fondamentale per raccogliere informazioni sulle caratteristiche socio-economiche e strutturali della popolazione che risiede abitualmente in Italia.
L'ultima edizione, conclusasi a dicembre, ha riguardato ben 2.530 Comuni e circa un milione di famiglie.
Ma cos'è esattamente un censimento e qual è il suo scopo?
In termini generali, il censimento è una rilevazione sistematica e periodica che permette di raccogliere dati dettagliati sulla popolazione, sulle abitazioni e spesso su altri aspetti della società, come l'economia e l'istruzione.
È uno strumento cruciale per pianificare politiche pubbliche efficaci, individuare le esigenze delle comunità e confrontare l'andamento demografico e sociale nel tempo e con altri Paesi.
Nel caso del Censimento permanente in Italia, sono utilizzate due modalità principali di rilevazione campionaria: la modalità "da Lista" e quella "Areale".
Queste permettono di combinare dati raccolti direttamente con quelli provenienti dalle fonti amministrative, garantendo così una copertura rappresentativa dell'intera popolazione. Tale approccio non solo consente di ottenere informazioni precise e aggiornate, ma contribuisce anche a ridurre i costi e il carico sulle famiglie coinvolte. Infatti, rispetto ai censimenti tradizionali svolti ogni dieci anni, il modello permanente offre dati più continui e tempestivi.
Il censimento non è solo un processo tecnico; è anche un’opportunità per arricchire il patrimonio statistico del Paese. Grazie a queste informazioni, è possibile comprendere meglio le dinamiche demografiche, come l'invecchiamento della popolazione, i flussi migratori e le trasformazioni urbane. Inoltre, i dati raccolti sono utili per amministrazioni pubbliche, aziende, ricercatori e cittadini, che possono accedere a una fonte affidabile per analisi e decisioni strategiche.
Il censimento non è solo un processo tecnico; è anche un’opportunità per arricchire il patrimonio statistico del Paese. Grazie a queste informazioni, è possibile comprendere meglio le dinamiche demografiche, come l'invecchiamento della popolazione, i flussi migratori e le trasformazioni urbane. Inoltre, i dati raccolti sono utili per amministrazioni pubbliche, aziende, ricercatori e cittadini, che possono accedere a una fonte affidabile per analisi e decisioni strategiche.
È importante sottolineare che il successo del censimento dipende dalla piena collaborazione delle famiglie selezionate. Partecipare significa contribuire attivamente a costruire un'immagine accurata e aggiornata del Paese, utile per migliorare le politiche pubbliche e i servizi offerti.
I risultati del censimento precedente sono solitamente diffusi nel mese di dicembre dell'anno successivo e offrono una fotografia dettagliata della realtà italiana. Questi dati non solo aiuteranno a comprendere meglio il presente, ma saranno anche uno strumento prezioso per pianificare il futuro.
In definitiva, il censimento non è solo un’operazione statistica, ma un pilastro della conoscenza collettiva, indispensabile per guidare lo sviluppo del Paese e rispondere in modo efficace alle sue necessità in continua evoluzione.
In futuro probabilmente non ce ne sarà più bisogno perché tutte le informazioni necessarie saranno automatizzate con l'ausilio della nuova tecnologia, di banche dati e di informazioni incrociate.
Ma oggi siamo ancora al livello "manuale", e quindi il censimento "s'ha da fare".
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Censimento, documenti - Immagine creata con A.I. |
Risorse
- Pagina ufficiale Istat: Censimenti (qui, sul menù principale potrete scegliere la sezione che più interessa: popolazione, che è quella descritta in questa pagina, ma anche: società, istruzione, economia..)
Segue testo relativo all'ultima edizione decennale.
2011 - Fino a questo momento (nove febbraio) oltre 23 milioni e mezzo di cittadini italiani hanno compilato e riconsegnato il proprio plico (di questi il 34,8% lo ha inoltrato online, via internet; il 42,2% presso i punti allestiti dai comuni, mentre il 23% presso gli sportelli delle Poste Italiane).
La procedura online, via web, è ovviamente la più veloce tra quelle proposte ai cittadini e si può seguire direttamente a casa, comodamente seduti di fronte al proprio computer. Adesso, trascorso l'ultimo giorno utile (il 31 gennaio) per i comuni con residenti tra 20 e 150 mila abitanti, rimangono, con scadenza fissata al 29 febbraio, gli altri comuni, quelli con oltre 150 mila abitanti.
Attenzione a non ridursi all'ultimo momento, per evitare magari code e non trovarsi alla fine con l'impossibilità di reperire i dati richiesti.
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