In particolare, Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito, nell'intento comune di contrastare l'evasione fiscale -ormai non più solo relegata all'interno dei confini nazionali ma ramificata in diversi paesi stranieri, tra i i quali i cosiddetti paradisi fiscali- hanno deciso di migliorare la cooperazione con gli americani, avanzando però un nuovo accordo.
FACTA sta per Foreign Compliance Account Tax Actche e vincola le istituzioni finanziarie straniere a fornire informazioni circa alcuni specifici conti correnti dei residenti nel Paese richiedente.
L'accordo internazionale è attivo dal 1° luglio del 2014 (ed è tutt'ora in vigore, nel 2024).
Dal 2019, con decreto del MEF, è stato posticipata di due mesi la data ultima per l'invio, all'Agenzia delle Entrate, delle informazioni relative ai residenti americani con patrimoni finanziari all'estero.
Gli Europei, pur confermando l'utilità dello strumento, avevano inizialmente sollevato alcuni dubbi sul sistema, in quanto i Paesi, ove risiedono le istituzioni finanziarie "interrogate" avrebbero potuto non consentire tale operazione a causa di leggi che regolamentano il settore.
Gli Usa, per venire incontro all'Europa, ha deciso di ampliare il campo di attività del FACTA, trasformandolo in uno strumento "bidirezionale", ossia di utilità anche per i Paesi del "Vecchio Continente". Si è giunti così verso uno scambio di informazioni tra gli Stati sopra menzionati.
Quindi, l'Europa ha a disposizione i dati finanziari dei residenti in Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito con conto americano; viceversa, gli Stati Uniti.
Risorse
- Per approfondimenti sull'argomento segnaliamo la pagina di FiscoOggi.it: Comunicazioni e notizie su Fatca.
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