Pubblicato il 01/04/23e aggiornato il

A cosa serve il 5 per mille, è obbligatorio?

Una volta c'era solo l'8 per mille, ossia la destinazione di una parte delle tasse a qualche ente religioso. Poi è stato istituito un nuovo canale a disposizione del contribuente con la possibilità di scegliere beneficiari di altri settori. Questo strumento ha preso il nome di "5 per mille".

Cos'è il 5 per mille?

Il 5 per mille non è altro che una percentuale (per l'esattezza lo 0,5%) dell'importo Irpef (tassa sul reddito persone fisiche), dovuto dal cittadino allo Stato, che, in caso di scelta del contribuente, viene destinato all'ente segnalato.

Chi sono i beneficiari?

A differenza del fine religioso dell'8 per mille, nel 5 per mille rientrano le associazioni laiche, no profit, le onlus, ma anche gli istituti di ricerca.
Nello specifico possiamo scegliere di destinare questa percentuale al Volontariato (competenza: Direzione Generale Volontariato Ministero Lavoro); alla Ricerca scientifica ed universitaria
(competenza: Ministero Istruzione); Ricerca sanitaria (competenza: Ministero Salute); Politiche sociali perseguite dai Comuni (competenza: Ministero Interno); Attività sportive a carattere dilettantistico (competenza: Presidenza Consiglio Ministri e CONI); ONLUS (Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale); Associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionale, regionali e provinciali; Associazioni e fondazioni che operano senza finalità di lucro.

Chi paga? Il cittadino?

No. Il cittadino contribuente, che scelga di destinare il 5 per mille oppure non effettui alcuna scelta, pagherà sempre lo stesso importo, se dovuto, di Irpef. L'Irpef va comunque allo Stato, che poi deciderà come utilizzare le entrate derivanti da tutte le tasse. Quindi?

Conviene sempre la scelta del 5 per mille!


Eh, già. Pochi utilizzano questo prezioso strumento, soprattutto perché non lo conoscono poi tanto bene, non avendo chiare spiegazioni. Basterebbe uno spot televisivo per spiegare cosa comporti il 5 per mille... ad ogni modo, basta informarsi un pochino per capire che possiamo decidere noi come sarà utilizzata una parte delle imposte che versiamo. Ci lamentiamo sempre del cattivo utilizzo dei nostri soldi, perché allora non usufruire di questa opportunità? Vogliamo che una parte, anche se piccola, delle nostre tasse vada agli enti che cercano le cure delle malattie? Alle associazioni che aiutano i bambini orfani, i senta tetto e i malati? Oppure desideriamo che il nostro 5 per mille sia utilizzato dalla ricerca scientifica (visto che in Europa siamo il Paese che investe meno in questo strategico settore)?
Bene, possiamo farlo! Basta compilare due righe del 5 per mille!

Come si fa?

Molto semplice. Se si fa la dichiarazione dei redditi basta inserire il nome dell'ente desiderato nella sezione creata apposta per il 5 per mille (modello 730, modello unico..). Se ci si affida ad un professionista (commercialista), a un CAF o a un sindacato, basta farlo presente a loro.
Se invece non si è tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi, basta guardare l'ultima pagina del CU, l'ex CUD (vedi immagine qui sotto), dove trovate le sezioni per il 5 per mille e per l'8 per mille. Oltre ai propri dati si deve inserire il codice fiscale dell'ente prescelto. Gli elenchi annuali dei possibili beneficiari vengono pubblicati verso aprile-maggio. Il documento si può poi

Destinazione Cinque per mille

Si può scegliere un solo destinatario e si ricorda che il 5 e l'8 per mille non sono alternativi, si può fare la scelta sia nel primo che nel secondo caso. In questo modo possiamo scegliere un totale di 13 per mille (5+8), ossia l'1,3% dell'Irpef, da donare agli enti segnalati.
A chi spedire il modulo del 5 per mille?

Il modulo compilato (l'ultima pagina del CU, per coloro che non presentano la dichiarazione dei redditi) va poi inserito in una busta chiusa, sulla quale si deve scrivere "Scelta per la destinazione dell’8 per mille e del 5 per mille dell’Irpef", il proprio codice fiscale, cognome e nome. Il modulo dev'essere integro, anche se si è scelto solo uno dei due strumenti (5 o 8 per mille).

Il tutto va consegnato, entro il 30 novembre dell'anno corrente, presso:
  • ufficio postale (gratuito)
  • professionista (Caf, commercialista, ecc..)
  • direttamente con i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate.
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Iscrizioni per il 5 per mille (scadenze)

Istruzioni per il Cinque per mille
Solitamente l'Agenzia delle Entrate dà il via alle iscrizioni per accedere all'elenco beneficiari del 5 per mille da marzo (leggi sotto). Da quel momento sarà possibile inoltrare la richiesta per usufruire dello 0,5% IRPEF che i cittadini, obbligati a versare l'imposta, vorranno destinare. Il periodo in cui si potrà avviare la procedura d'iscrizione (online sul sito dell'Agenzia, segnalato più in basso) terminerà a maggio.

Ricordiamo che i vari enti che vogliono rientrare nella lista destinatari del 5 per mille, siano essi di volontariato o legati ad attività sportive (dilettanti), possono fare domanda d'inserimento esclusivamente online, per via telematica.

Le liste contenenti tutti i destinatari saranno pubblicate, online, entro il 20 aprile. Poi, entro qualche giorno, si potranno chiedere correzioni per eventuali errori (nome associazione, indirizzo sede, ecc..).

Terminate le correzioni verrà pubblicato l'elenco definitivo entro il 10 maggio.

I soggetti che sono presenti nell'elenco permanente degli enti iscritti non devono presentare domanda.

Iscrizione in ritardo?
Documentazione integrativa e/o modifiche, potranno essere presentate entro 2 ottobre, pagando una mora (250 euro).

Riepilogo scadenze 5 per mille 2023
  • Domanda iscrizione: dall'8 marzo all'11 aprile
  • Elenco provvisorio: 20 aprile
  • Correzione domande: entro 2 maggio
  • Elenco aggiornato: entro il 10 maggio
  • Regolarizzazione domanda iscrizione e/o successive integrazioni documentali: 2 ottobre
RISORSE

Per fare domanda d'iscrizione o per visionare gli elenchi degli enti ammessi, in formato pdf o suddivisi per categoria e l'elenco degli esclusi, si deve andare sul sito dell'Agenzia alla pagina Servizi dell'Agenzia delle Entrate), poi alla sezione "Agevolazioni", dove, nell'elenco che apparirà, troverete la voce "Istanza di accreditamento 5 per mille" (ASD o ONLUS).

  • Valentina
    Se la dichiarazione sostitutiva è stata inviata il primo luglio, vale a dire con un giorno di ritardo dalla data di scadenza, cosa succede?
  • Roberto
    Salve, dove si verifica se il 5 per mille è stato correttamente versato all'ente scelto? Nel 730 consegnatomi dal Caf, non vedo nessuna voce, nonostante abbia dato le mie disposizioni.
  • Paola
    Buongiorno, in merito a questo argomento chiedo gentilmente se la scelta della destinazione del 5 per mille é possibile farla solo se il contribuente è davanti a chi si occupa della pratica. Mi spiego. Oggi ero al caf per il 730 di mia madre, 88 enne, allettata con Alzheimer. Io firmo col nome di mia madre i vari moduli. faccio questo ormai da alcuni anni e indico, nel rispetto della volontà di mia madre che non é cambiata solo perché ora non sta bene, la scelta del 5 per mille all'associazione da lei sempre indicata. Oggi l'impiegata del caf mi ha detto che ci sarà un cambiamento: per indicare la scelta, mia madre avrebbe dovuto essere presente nell'ufficio del caf. Alla mia richiesta di delucidazioni così si é espressa: in fondo lei potrebbe indicare un'associazione diversa dalla volontà di sua madre... A voi risulta questa cosa? Forse è solo una norma interna al caf dal momento che non ho sentito ufficialmente informazioni in merito. Anche il vostro articolo non lo menziona. Sapete se posso inoltrare in un secondo tempo la destinazione del 5 per mille come per chi ha solo il cud? Nella speranza che mi possiate aiutare a trovare una soluzione Cordialmente saluto Paola
    Per Paola
    Salve, in teoria si potrebbe risolvere semplicemente con una delega, se sua madre è capace di intendere e di volere (in caso contrario avrà la documentazione che ne certifica l'incapacità).
    Eventualmente, se possiede il CU (ex CUD), nell'ultima pagina dovrebbe esserci il modulo da firmare e spedire (trova le indicazioni nel testo qui sopra).
Articolo d'archivio

Con la Legge di Stabilità sono rimaste invariate le categorie che hanno accesso a questo fondo statale, così come è stato confermato l'iter d'iscrizione già adottato lo scorso anno. Tuttavia, sono aumentati gli obblighi degli enti ed è stato elevato a 500 milioni di euro il limite massimo per la ripartizione.

5 per mille, ammessi ed esclusi: elenco online
2014. L'Agenzia delle Entrate ha oggi comunicato che è disponibile online la lista beneficiari del 5 per mille, nonché tutti coloro che non sono stati ammessi.
Nel documento sono riportate anche le preferenze, e relative quote, manifestate dai cittadini. Grazie a un aggiornamento grafico degli elenchi, ora è possibile consultare i dati per settore, in modo da trovare subito le informazioni che interessano. In più si possono verificare, oltre ai soliti riferimenti (codice fiscale, nome, cifre, ecc... ), anche le regioni di appartenenze, le province e i comuni, ove si trova l'ente che ha richiesto l'iscrizione al 5 per mille.
Per l'anno in questione sono stati selezionati, con successo, 97 destinatari. Questi sono quelli che hanno ottenuto l'approvazione dall'Agenzia, in quanto rispondevano positivamente a tutti i requisiti richiesti dalla normativa.

Al primo posto, tra le scelte dei contribuenti, troviamo il volontariato: Emergency, Medici senza frontiere, Ricerca sul Cancro (AIRC). Quest'ultima risulta molto "gettonata" dagli italiani, evidentemente attenti e sensibili verso una triste realtà che coinvolge diverse persone.
I cittadini si sono dimostrati generosi anche verso la propria città, premiando con il 5 per mille i servizi offerti dal Comune. Primo posto per Roma, poi Milano e Torino. All'ultimo posto un Comune della Sicilia con 0,09 centesimi.

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