Questo perché il mercato del lavoro le obbliga ad effettuare una scelta tra occupazione o avere figli.
Di risposta, ogni Governo promette che si attiverà per colmare questa lacuna tipica italiana.
In una società moderna come la nostra, non è possibile che esista ancora questo sistema discriminatorio verso la donna e, di conseguenza, anche verso l'uomo, poiché la famiglia si crea in due.
Il famoso Job Act proposto dal Presidente del Consiglio Renzi tratta l'argomento.
Dal testo schematico della proposta apprendiamo che il risultato da raggiungere riguarda proprio il non mettere la donna di fronte al bivio "lavoro o figli".
E come pensa di risolvere il Governo? Nel progetto vengono elencati alcuni punti:
- Indennità di maternità per tutte: anche le donne che adottano come sistema previdenziale la gestione separata.
- Diritto alle prestazioni assistenziali INPS per le donne dipendenti, anche quando il datore di lavoro non ha versato i contributi.
- Abolizione del sistema fiscale che prevede il "coniuge a carico", ossia la possibilità di detrarre spese sostenute dal compagno. Al suo posto attivare il tax credit, un incentivo per le donne, con figli sotto i 18 anni e con un reddito familiare basso, affinché cerchino un'occupazione, da dipendente o autonoma.
- Agevolare un sistema di flessibilità lavorativa, per quanto concerne l'orario, anche attraverso premi di produzione, in modo tale da poter organizzare dei turni che vadano incontro alle esigenze dei lavoratori con figli o dei lavoratori che hanno persone non autosufficienti da accudire.
- Incrementare sul territorio i servizi destinati alle famiglie, ai bambini piccoli, come gli asili, indispensabili per i genitori che lavorano.
(Mariagrazia De Maio)
09 / 04 / 2014
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