Ma cosa significa questa autenticazione senza testo?
Rappresenta l'asso nella manica del datore di lavoro nel caso in cui la donna assunta rimanga incinta e debba andare in maternità. In pratica, il foglio bianco firmato viene completato, a posteriori, con un testo che certifica le dimissioni "volontarie" della dipendente, senza bisogno che questa ponga in calce un'altra firma.
Un modo meschino per non avere sul libro paga una donna che non potrà svolgere tutte le mansioni previste a causa della sua gravidanza e che starà (giustamente) a casa per il periodo della maternità.
Ora il Governo sembra aver trovato il modo per smascherare questa discriminazione. E verrebbe da chiedersi per quale motivo, i numerosi ministri che si sono avvicendati negli ultimi 30-40 anni non abbiamo pensato prima a questa forma di tutela.
All'interno della Riforma del Lavoro, proposta dal ministro Fornero e approvata nel 2012, troviamo i seguenti passaggi:
Firma dimissioni in bianco |
La legge, per tutelare al meglio la donna, prevede un altro importante comma che prende il posto del comma 4, nell'articolo 55 della legge 151 (26 marzo 2001).
Dimissioni in bianco, licenziamento in gravidanza |
Un disincentivo per i datori di lavoro che cercano di fare i furbi sulla pelle della fascia più debole del settore lavorativo, le future o neo mamme.
(Disegno di legge del 31 maggio 2012)
(Mariagrazia De Maio)
Nessun commento:
Posta un commento
Scrivi il tuo commento qui sotto, seguendo le indicazioni per la pubblicazione.