Com'era prevedibile, una volta riscontrato il caos creato dalla nuova tassa sui servizi (TASI), sia per la mancata divulgazione di chiare informazioni da parte dei vai comuni italiani, sia per il complicato meccanismo di calcolo e, ancora, per il ritardo, sempre da parte delle amministrazioni locali, nel decidere e comunicare le aliquote applicate, il governo, o meglio, il Ministero dell'Economia e delle Finanze, ha deciso di rendere un po' più semplice la vita ai contribuenti.
La scadenza per il versamento della prima rata TASI era stato fissato al 16 giugno (come l'Imu) ed era stato predisposto il pagamento di sanzioni per i ritardatari (0,2% al giorno nelle prime due settimane e 3% fino a metà luglio).
Ora, però, con la risoluzione 1/DF ("Inapplicabilità delle sanzioni e degli interessi nel caso di insufficiente o mancato versamento del tributo") si è deciso di non sottoporre il cittadino ad un ulteriore spesa (sanzione, multa) per un ritardo nel pagamento, non sempre dovuto dalla sua volontà, ma viziato dalla poca chiarezza della norma relativa.
In pratica, sarà disponibile un mese, a partire dalla scadenza del 16 giugno, per provvedere al versamento della prima rata TASI, senza incorrere in sanzioni.
TASI, ecco le scadenze: giugno o ottobre? Elenco Comuni
C'era una volta la IUC (Imposta Unica Comunale) che un giorno decise di dividersi in tre parti. Nacquero così l'IMU (Imposta Municipale Unica), la TARI (imposta sui rifiuti) e la TASI (tassa sui servizi comunali).
La TARI, sulle orme degli antenati TARES e TARSU, partì in quarta, giungendo a casa dei cittadini molto presto e chiedendo ospitalità, nel bilancio familiare, prima che arrivasse il 31 maggio.
L'IMU impiegò circa due settimane per farsi notare dai proprietari di "seconde case". Il suo arrivo fu previsto per il 16 giugno, ultimo giorno disponibile per accogliere la prima visita dell'IMU.
L'ultima nata, la TASI, essendo un po' spaesata e non avendo la minima idea di come comportarsi nei confronti dei cittadini, che mai l'avevano vista, tentennò un attimino prima di farsi aprire la porta. La strada percorsa, spesso ostacolata dagli sprovveduti Sindaci delle città, non ha permesso alla nuova imposta di arrivare in tempo in tutte le case.
Quindi, il risultato fu che alcune famiglie riuscirono ad accogliere la TASI in tempo, ossia entro il 16 giugno. Tuttavia, in altri Comuni, non fu possibile e così il grande Ministero decise di farla accoglierla dopo le ferie, nel mese di ottobre (il 16).
Vuoi sapere anche tu se la TASI busserà alla tua porta a giugno o a settembre?
Bene, abbiamo pensato di fornire un elenco di tutti i Comuni, specificando per ognuno le date previste per la nuova imposta. Basta seguire la pagina qui sotto e inserire il nome della propria città. Cliccare sul pulsante "Ricerca" e verificare la tabella. Se trovate un "Sì" allora la TASI rispetterà la data del 16 giugno, altrimenti slitterà ad ottobre.
Pagina ricerca: www.riscotel.it/wikiiuc/doku.php?id=wiki:iuc:tasi:note
(31 / 05 / 2014)
Doppia scadenza TASI: a giugno e a ottobre. Dipende dai Comuni
Aggiornamento: TASI, scadenze: chi non paga a giugno pagherà entro il 16 ottobre.
Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha pubblicato il comunicato ufficiale relativo alla proroga della scadenza fissata per il primo versamento TASI, la tassa sui servizi comunali. La notizia era già stata divulgata dagli organi di stampa.
Inizialmente si voleva rimandare il pagamento della prima rata, a settembre, per tutti i Comuni. Poi, però, alla riunione dell'Anci, si è fatto presente che le amministrazioni comunali hanno bisogno di questo contributo per garantire i servizi.
La soluzione proposta dal Ministero, tenendo conto delle esigenze dei sindaci, è dunque la seguente:
i cittadini dei Comuni che non avranno deciso le percentuali (aliquote) della TASI entro il 23 maggio, potranno provvedere al versamento dell'imposta ad ottobre anziché giugno;
i cittadini dei Comuni dove sono state già (o verranno entro il 23 maggio) fissate le aliquote, dovranno pagare entro il 16 giugno.
Quindi, per capire se il proprio Comune abbia, o meno, fissato le aliquote, conviene contattare direttamente l'ufficio imposte o cercare informazioni sui siti internet ufficiali (basta cercare sui motori di ricerca il nome della città aggiungendo la parola "Comune").
(21 / 05 / 2014)
Nessun commento:
Posta un commento
Scrivi il tuo commento qui sotto, seguendo le indicazioni per la pubblicazione.