Aggiornamento del gennaio 2024
La Cassazione ha accolto il ricorso avanzato dagli eredi di Maradona, rinviando quindi alla Corte di giustizia tributaria di secondo grado della Regione Campania. Quest'ultima dovrà ora dare nuovo giudizio in merito al contenzioso fiscale. Si parla di 37 milioni di euro (40 miliardi di Lire all'epoca dei fatti).
Per la seconda volta, in tre anni, viene assolto dalle accuse.
Aggiornamento del marzo 2021
Assolto Maradona. Secondo la Cassazione, l'argentino avrebbe avuto diritto al condono, quello stesso condono concesso al Calcio Napoli.
Aggiornamento del 25 novembre 2020
L'ex calciatore si è spento all'età di 60 anni. Il mondo del calcio si ferma ad omaggiare l'artista del pallone, mentre il Fisco continua la sua battaglia. Il contenzioso con l'Agenzia delle Entrate riguarderà ora gli eredi di Maradona.
Al momento, Diego Armando Maradona risulta ancora debitore verso il Fisco italiano. Una vicenda che ormai dura da diversi anni.
Aggiornamento aprile 2013
Equitalia Sud comunica di aver agito, per quanto riguarda la pratica legata all'ex calciatore del Napoli, in maniera regolare, rispettando la legge.
8 giugno 2012
Il Fisco italiano è in attesa di 37.423.399,31 euro di imposte e sanzioni riconducibili al periodo di tempo che va dal 1985 al 1990. Il soggetto che risulta abbia evaso tale cifra -riferisce l'Agenzia delle Entrate- è il famoso ex giocatore del Napoli e della Nazionale Argentina, Diego Armando Maradona. Sei avvisi di accertamento Irpef sono stati emessi.
Maradona ha fatto ricorso per una parte di questo importo, 3.148,53 euro, che fa riferimento a tasse di registro e 3 bolli auto.
Il ricorso è stato accolto per i circa tre mila euro ma rimangono gli oltre 37 milioni di euro ancora da pagare, salvo ulteriori ricorsi.
Quindi, le notizie diffuse dai media ("stranamente gonfiate"..) su un parziale annullamento del debito, ovviamente sono false: da 3.000 a 37.000.000 c'è una bella differenza di zeri.
Il Fisco italiano è in attesa di 37.423.399,31 euro di imposte e sanzioni riconducibili al periodo di tempo che va dal 1985 al 1990. Il soggetto che risulta abbia evaso tale cifra -riferisce l'Agenzia delle Entrate- è il famoso ex giocatore del Napoli e della Nazionale Argentina, Diego Armando Maradona. Sei avvisi di accertamento Irpef sono stati emessi.
Maradona ha fatto ricorso per una parte di questo importo, 3.148,53 euro, che fa riferimento a tasse di registro e 3 bolli auto.
Il ricorso è stato accolto per i circa tre mila euro ma rimangono gli oltre 37 milioni di euro ancora da pagare, salvo ulteriori ricorsi.
Quindi, le notizie diffuse dai media ("stranamente gonfiate"..) su un parziale annullamento del debito, ovviamente sono false: da 3.000 a 37.000.000 c'è una bella differenza di zeri.
Vita, morte ed esperienza in Italia
Maradona è nato il 30 ottobre del 1960 a Lanús (in Argentina) e morto a Dique Luján (sempre in Argentina) il 25 novembre 2020.
La sua esperienza calcistica in Italia è iniziata il 5 luglio del 1984, presso lo stadio San Paolo di Napoli. L'avventura italiana si concluderà poi il 17 marzo del 1991 con la squalifica, in seguito a un controllo antidoping (dopo Napoli-Bari 1-0).
Nessun commento:
Posta un commento
Scrivi il tuo commento qui sotto, seguendo le indicazioni per la pubblicazione.