Con la legge di Stabilità approvata a fine dicembre sono state prorogate le procedure che permettono di usufruire del cosiddetto "Bonus mobili".
Cos'è il "Bonus mobili"
In pratica è possibile detrarre le spese sostenute per la ristrutturazione o l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici in abitazioni già coinvolte da lavori di ristrutturazione.
L'agevolazione è destinata a coloro che usufruiscono della detrazione Irpef per la ristrutturazione edilizia.
Quindi, se prendo una casa e decido di ristrutturarla (rifaccio le finestre, le porte...) ho una detrazione sulle spese sostenute. In più, se decido, nella medesima abitazione, di restaurare dei mobili per un recupero dell'arredo o di acquistare nuova mobilia o un forno o un frigorifero, allora ottengo un'ulteriore detrazione sui costi sostenuti per questi ultimi.
La legge infatti dice che "Ai contribuenti che fruiscono della detrazione di cui al comma 1", cioè quella descritta nell'articolo pubblicato da noi (vedi a fine articolo il collegamento) è riconosciuta una detrazione "per le ulteriori spese documentate sostenute per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica".
L'importante è che tali mobili/elettrodomestici siano comprati per la casa soggetta a ristrutturazione.
Quant'è la detrazione per i mobili
Il 50% del costo sostenuto fino al 31 dicembre 2020. Il valore massimo dev'essere sotto i 10.000 euro per unità abitativa
Nella detrazione, che sarà recuperata in dieci anni, possono essere inclusi i costi di trasporto e montaggio.
Quali tipi di mobili si possono detrarre
Prima di tutto devono essere oggetti nuovi e non usati, di seconda mano. Tra i mobili inclusi nella detrazione troviamo letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi e apparecchi di illuminazione.
Tra gli elettrodomestici (di classe non inferiore ad A+, oppure A per i forni): frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.
Bonus mobili ed elettrodomestici |
ATTENZIONE
Le spese per i mobili non possono superare le spese sostenute per i lavori di ristrutturazione.
Le spese devono essere sostenute tramite bonifico bancario o postale, carta di credito o di debito. Non in contanti, poiché dev'essere documentata la transazione.
Per usufruire del bonus mobili nel 2020, i lavori di ristrutturazione non devono essere iniziati prima del 1° gennaio 2019.
Come al solito la detrazione viene diluita nel tempo e il rimborso è recuperato nell'arco di 10 anni.
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